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PER LA MILANO DESIGN WEEK :’MUSICA DA VIAGGIO. VITO NESTA NELLE STANZE DI GIUSEPPE VERDI’

Colore, decorazione e citazione storica: Vito Nesta interviene con inedite installazioni site-specific nelle stanze dell’hotel in cui Giuseppe Verdi visse per trent’anni.

Dal 9 al 14 aprile 2019 in occasione della Milano Design Week 2019 il designer Vito Nesta presenta al Grand Hotel et de Milan la sua prima mostra personale Musica da viaggio. ‘Vito Nesta nelle stanze di Giuseppe Verdi’

Il Grand Hotel et de Milan è un luogo simbolo della città, ricco di avvenimenti carichi di significato che hanno segnato i suoi oltre centocinquanta anni di esistenza. A partire dalla fine dell’Ottocento, unico albergo di Milano dotato di servizi postali e telegrafici, ha visto transitare uomini e donne che hanno segnato la storia: diplomatici, imprenditori, artisti provenienti da tutto il mondo, spesso legati al vicino Teatro alla Scala.

Uno spazio completamente affine alla ricerca di Nesta, che utilizza la memoria come un archivio infinito da cui attingere liberamente per creare un design nuovo che abbraccia colore, decorazione e dialogo con la storia. Non è un caso che la personale Musica da viaggio sia stata concepita come un progetto site-specific per le Stanze di Giuseppe Verdi, dove il Maestro visse per circa trent’anni durante i suoi lunghi soggiorni milanesi, e morì nel 1901.
In mostra, tra gli arredi originali, una sequenza di installazioni in scala architettonica che giocano con la gamma cromatica, così come Verdi utilizzava melodia e armonia per comporre i suoi spartiti.

“Modulazioni sinestetiche che si specchiano l’una nell’altra, avvicinandosi e a tratti allontanandosi senza mai interrompere lo scambio fitto di rimandi. Un’esperienza immersiva per i visitatori, di assoluto piacere” racconta la curatrice Annalisa Rosso “Un’opportunità per spiare – letteralmente – dentro al mondo del designer, composto da un immaginario prolifico di rielaborazioni e di evocazioni che arrivano da epoche e luoghi
geografici anche molto distanti tra loro”.
Non mancano gli spunti di partenza forniti da Grand Hotel stesso, basti anticipare il ruolo chiave della grande scultura in marmo abitualmente posizionata nel salone d’ingresso,  allegoria ottocentesca dell’abolizione della schiavitù in Brasile la cui legge è stata firmatadurante il soggiorno in albergo delle Altezze Imperiali Dom Pedro II di Braganza e Teresa Cristina di Borbone. Per la prima volta, vengono allestite installazioni in larga scala nelle stanze storiche di
Giuseppe Verdi, poco note al grande pubblico. Ma il grande formato non è il solo elemento inedito che Vito Nesta presenta durante questa esposizione. La vera novità è il materiale selezionato: la pelle, elemento principale della produzione attivata per l’occasione, dimostra la sua adattabilità estrema e la sua forza espressiva applicata a un progetto elegante, che dichiara la sua profonda appartenenza alla città di Milano.

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