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IL PROGETTO ARTISTICO DI GALLERIA CRACCO A MILANO

Milano - Galleria Cracco - Through a day - Giovanni Ozzola

Arriva a Milano “Through a day” di Giovanni Ozzola, il nuovo progetto d’arte contemporanea nato dall’idea dello chef Carlo Cracco con l’agenzia di comunicazione Paridevitale e a cura di Sky Arte per una site specific dedicata alle lunette del ristorante Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II e visibile dal 22 ottobre 2019.

Galleria Cracco, dello chef Carlo Cracco, supporta l’arte e dal 22 ottobre 2019 inaugura la quarta site specific con le opere di un giovane artista.

Dopo gli interventi artistici di Patrick Tuttofuoco, dei MASBEDO e di Goldschmied & Chiari è la volta dell’artista Giovanni Ozzola che con la sua “Through a day” si inserisce nell’architettura della Galleria Cracco innescando un inaspettato effetto trompe-l’oeil… Le tre immagini retroilluminate installate all’interno delle lunette del ristorante stellato rappresentano spazi industriali segnati da graffiti e illuminati da spicchi di cielo e di acqua, creano un vero e proprio racconto sul trascorrere del tempo.

Le tre vetrine d’arte di Galleria Cracco, fruibili gratuitamente 24 ore su 24 e visibili da oltre 100.000 persone al giorno, dichiarano ancora una volta la vocazione “pubblica” del progetto, nato con la volontà di sostenere l’arte contemporanea italiana portandola in un luogo simbolo del saper fare italiano, in cui sperimentazione ed eccellenza si dichiarano trait-d’union tra food, architettura, design e arte.

“La struttura Neorinascimentale della Galleria Vittorio Emanuele è un passaggio, sia fisico che simbolico: protetti dalla storia non solo architettonica del luogo ci confrontiamo con il nostro presente sospeso tra armonia e contrasto come nella cucina di Carlo Cracco – dichiara l’artista Giovanni OzzolaIl nostro individuale cammino, il susseguirsi dei giorni legati ad una storia che tocca ciascuno andando oltre il singolo individuo. Il segno lasciato come graffito afferma l’esistenza del singolo, ma la parete colma di segni diventa la mappa che racconta un luogo e un tempo…”

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