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IL NUOVO SINGOLO DELLA VICARIO È UNA DEDICA A CHI NON HA PAURA DI ESPRIMERSI

MARGHERITA VICARIO - GIUBBOTTINO

La solidarietà femminile passa per “Giubbottino” il nuovo brano di Margherita Vicario. Sarà lanciato dalla mezzanotte di oggi su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica il nuovo singolo (video compreso, disponibile da domani 17 gennaio dalle ore 12) realizzato dall’artista romana con Island Records. Un brano irriverente e audace dedicato in particolar modo alle donne ma soprattutto a chi non ha paura di esprimersi. Per voi in esclusiva le immagini del backstage…

MARGHERITA VICARIO - GIUBOTTINO - ESCLUSIVA KULT MAGAZINE

Sonorità pop, influenze urban, versi ritmati e una scrittura ironica… “Giubbottinospiega Margerita Vicarioè per tutte le parole che mi sono strozzata in gola con i miei amori, amanti, uomini. Per tutti quelli che fanno i fighi con i giubbottini e gli occhiali da sole. Per quelli che sembrano interessati e interessanti, ma in realtà non ti vedono e non ti ascoltano. E non riescono a entrare in contatto profondamente, anche solo per una notte magari, ma profondamente. Giubbottino è una cavalcata, divertente e imperfetta, molto meglio di un porno. È una canzone perfetta per iniziare questi anni ‘20 del 2000 perché sarà il decennio delle donne, per questo mi permetto di dire loro la mia”.

Il brano è prodotto da Davide “Dade” Pavanello, che ha già collaborato con la Vicario per i tre singoli usciti per INRI nel 2019, Abaué (Morte di un Trap Boy), Mandela, Romeo feat Speranza, e Dario “Dardust” Faini. Mentre il nuovo videoclip è diretto da Francesco Coppola, anche lui non è nuovo alle collaborazioni con Margherita. Le immagini arricchiscono e completano il significato del brano, una costante nel progetto di Margherita che rispecchia la sua particolare attenzione nell’unire al meglio la sua anima musicale e cinematografica. Nel videoclip di questo nuovo singolo, ambientato in un palazzo-giungla barocco e sfarzoso, va in scena una sfilata, dove sono gli uomini ad essere scrutati da una platea composta unicamente da donne over 40, che davanti all’esibizione dei corpi dei giovani modelli non riusciranno a restare indifferenti. Un grottesco capovolgimento dei ruoli e dei comportamenti sedimentati nell’immaginario collettivo, dove l’uomo diventa oggetto del desiderio della donna.

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