Il Monte-Carlo Jazz Festival torna a infiammare il Principato

Dal 20 al 29 novembre, la magica cornice dell’Opéra Garnier di Monte-Carlo ospiterà la 19ª edizione del Monte-Carlo Jazz Festival, appuntamento ormai imprescindibile per gli appassionati di musica. Sotto l’alto patronato di S.A.S. il Principe Alberto II, il festival porta avanti lo spirito del jazz come linguaggio universale fatto di improvvisazione, libertà e contaminazioni. L’edizione 2025 si distingue per la volontà di intrecciare generazioni, stili e pubblici diversi. Il festival non si limita a proporre concerti, ma crea incontri inattesi: dalle improvvisazioni jazz che dialogano con il reggae e la salsa, fino alle suggestioni del trip-hop, del folk e del gospel.

Il programma di quest’anno mette insieme leggende e nuove voci:
- 20 novembre: apertura con i giovani talenti dell’Académie Rainier III, che avranno l’occasione di esibirsi su uno dei palchi più prestigiosi d’Europa.
- 21 novembre: la voce vellutata di Gabi Hartmann, seguita dal trombettista Ibrahim Maalouf con un omaggio a Oum Kalthoum, la grande diva egiziana.
- 22 novembre: serata dedicata al virtuosismo con Stanley Clarke, monumento del basso jazz fusion, e l’energia pop-funk dei francesi Deluxe.
- 23 novembre: l’anima gospel con l’Harlem Gospel Choir, ambasciatori nel mondo del sound afroamericano.
- 24 novembre: spazio alla riflessione con una conferenza di Thierry Jousse sul legame tra jazz e cinema.
- 26 novembre: i ritmi caraibici del pianista Monty Alexander incontrano la salsa romantica di Yuri Buenaventura.
- 27 novembre: la svizzera Léa Maria Fries, interprete di un jazz pop sperimentale, introduce il ritorno dei cult Morcheeba.
- 28 novembre: protagonista l’organista Rhoda Scott, accompagnata da David Linx, prima del soul raffinato di Michel Jonasz, in tour con Manu Katché e Jean-Yves d’Angelo.
- 29 novembre: gran finale con il quartetto Les Égarés e la voce unica di Asaf Avidan, capace di mescolare folk, jazz e rock in una dimensione poetica e viscerale.
Stanley Clarke
Durante i dieci giorni di programmazione, il Monte-Carlo Jazz Festival sarà accompagnato anche da momenti musicali collaterali con before & after al Café de la Rotonde del Casinò di Monte-Carlo, per mantenere viva l’atmosfera anche fuori dalla Salle Garnier. Con il suo cartellone ricco e trasversale, il festival conferma Monaco come crocevia culturale, capace di celebrare le radici del jazz e al tempo stesso aprirsi a nuove sonorità, nel segno di quell’arte di vivere che da sempre caratterizza il Principato.