B‑ICONIC: la sfilata evento che rompe le regole

La scorsa Milano Fashion Week ha visto nascere un nuovo format che ridefinisce la passerella: B‑ICONIC. I Magazzini Generali di Milano si sono trasformati in un palcoscenico immersivo dove moda, arte, musica e lifestyle si fondono, accogliendo non solo buyer e stampa, ma anche il pubblico appassionato. L’evento, patrocinato dal Comune di Milano e inserito nel calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha messo in scena un mix unico di creatività e inclusione.
Ideato da Giulio Di Sabato, Simone Ruggeri e Mitch Mihic, B‑ICONIC si conferma piattaforma strategica per i designer emergenti, con opportunità di visibilità, networking e sviluppo internazionale. Il pubblico ha potuto vivere momenti multisensoriali grazie a performance live come quella di Jay Santos e al progetto sociale Freedom Of Moving di Dario Rolfi, che abbina moda e arte per promuovere inclusione e consapevolezza.
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Giulio Di Sabato, Simone Ruggeri e Mitch Mihic
Tra i nomi più interessanti che hanno sfilato in passerella, troviamo Kang Heming, che ha presentato una poesia grafica indossabile, con capi ispirati all’illustrazione, alla cultura street e alla filosofia Zen. O ancora Patrick Li, laureato a Pechino e con Master a Barcellona, ha reinterpretato l’estetica cinese con tecniche occidentali, creando un equilibrio perfetto tra tradizione e contemporaneità.
Li Yuntao, esperto di costumi complessi, ha mostrato come ogni look possa raccontare la storia dei personaggi in film, serie TV e red carpet. Par.Lune, brand coreano fondato da Gwak Do I, ha portato la sua moda genderless, raffinata e versatile, che unisce atmosfere orientali e spirito contemporaneo.

Laura Escobar, dalla Colombia, ha presentato le sue collezioni di lusso Lediel e resortwear, unendo il patrimonio caraibico a uno stile globale moderno, elegante e femminile. Attraverso Appliqué Studio, la designer supporta inoltre nuovi talenti, formando la prossima generazione di creativi latinoamericani.

ONESOPHIE, marchio italiano, ha incantato con capi ricamati a mano dalle maestranze locali, pensati per durare nel tempo e valorizzare la bellezza di chi li indossa. “La visione di ONESOPHIE è un sogno, la risposta a ogni desiderio”, spiegano i fondatori.
Per l’evento, Red Runway (RRW) ha scelto B‑ICONIC per portare due brand cinesi di punta: Warrior 1927 e La Chapelle. Il primo ha presentato sportswear ispirato al New Chinese Sportswear, mescolando dettagli tradizionali e street style. Il secondo, invece, ha giocato con balletcore, blockcore e dopamine dressing, creando uno stile audace e sostenibile.


Completavano la scena Diamond Luisand con il suo “teatro moda” vegan, Keep Out, che trasforma il ditale da cucito in gioielli portafortuna, e il brand storico Parasuco, icona internazionale del denim.
A chiudere l’evento, la consegna del Premio B‑ICONIC a Ludmilla Voronkina Bozzetti, top model russa naturalizzata italiana, che ha saputo reinventarsi come icona di stile e arte contemporanea, motivo per il quale B-ICONIC ha voluto omaggiare la sua sensibilità e forza dello sguardo femminile nell’arte contemporanea.